Aumentano le morti in mare, bloccate le navi delle ONG – Gli Stati dell’Unione Europea smettere di ostacolare la flotta civile nel Mediterraneo centrale

Nel giugno 2023, circa 600 persone hanno perso la vita nell’ennesimo naufragio evitabile al largo delle coste greche. Come società civile siamo sconvolti dalle morti prevenibili che si verificano ogni anno nel Mediterraneo centrale. Mentre ogni singola nave è necessaria per prevenire la crescente perdita di vite umane sulla rotta migratoria più letale del mondo,…

Aurora

Aurora, l’assetto veloce di Sea-Watch, è stata sequestrata dopo aver salvato 72 persone e averle fatte sbarcare a Lampedusa.

Secondo le autorità italiane dovevano sbarcare a Trapani, dove non poteva arrivare, o in Tunisia, dove non sono garantiti i diritti umani.   Le autorità italiane ci hanno comunicato poco fa che il nostro assetto veloce Aurora è in stato di detenzione per aver sbarcato 72 naufraghi sabato 19 agosto a Lampedusa, contravvenendo alla…

Fino a 600 persone annegano al largo di Pylos, in Grecia, solo pochi giorni dopo che i leader dell’UE hanno deciso di erodere ulteriormente il diritto di asilo.

Lettera aperta di oltre 180 organizzazioni per i diritti umani insieme a Tima Kurdi, zia di Alan Kurdi.   Oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, chiediamo insieme indagini complete e indipendenti sugli eventi, chiare conseguenze per i responsabili, la fine delle pratiche sistematiche di respingimento alle frontiere europee e giustizia per le vittime.…

500 persone catturate in mare. Malta ha coordinato per procura un criminale respingimento collettivo verso le prigioni Libiche

Dichiarazione congiunta di Alarm Phone, Sea-Watch, Mediterranea Saving Humans ed EMERGENCY 29 maggio 2023 Le circa 500 persone rimorchiate in Libia, Foto: Consolidated Rescue Group “Sono fuggiti da guerre e prigioni in Siria e ora, purtroppo, sono stati riportati in Libia”. (Un parente delle persone a bordo, che ha raccontato la cattura ad Alarm Phone)…

La Tunisia non è né un paese di origine sicuro né un luogo sicuro di sbarco per le persone soccorse in mare

Dichiarazione congiunta delle organizzazioni della società civile di ricerca e soccorso in mare e delle reti di solidarietà verso le persone migranti Alla luce dell’attuale trasformazione autoritaria dello Stato tunisino (1) e dell’estrema violenza e persecuzione della popolazione nera, delle persone in movimento, degli oppositori politici e degli attori della società civile, noi, le organizzazioni…