Mediterranea e Sea-Watch denunciano la detenzione arbitraria a Malta delle persone soccorse a dicembre, ed esprimono solidarietà alla loro protesta

Dopo essere state bloccate in mare per 19 giorni, la maggior parte delle 49 persone soccorse lo scorso dicembre dalle imbarcazioni di Sea Watch e Sea Eye si trovano da ormai due mesi all’interno del centro di detenzione (IRS) per richiedenti asilo di Marsa, a Malta. Chiunque ricorda lo spettacolo desolante offerto dai governi europei…

LA SEA-WATCH 3 NON DEVE ESSERE UN HOTEL GALLEGGIANTE. LE AUTORITÀ OLANDESI STRUMENTALIZZANO IL TEMA DELLA SICUREZZA DEI MIGRANTI PER LASCIARLI ANNEGARE.

Le autorità olandesi oggi a bordo della nave per un’ispezione sulla capacità di Sea-Watch 3 di ospitare, per periodi lunghi, le persone soccorse. Ma le navi di salvataggio non possono soddisfare questa richiesta: la legge del mare afferma che le persone salvate devono essere portate in un porto sicuro il prima possibile…

RICOSTRUZIONE CONTATTI TRA SEA-WATCH E OLANDA PER LA RICHIESTA DI PORTO RIFUGIO (POR)

Lo scorso 23 gennaio Sea-Watch, a causa dell’arrivo di una forte perturbazione da nord-ovest, definita ciclone mediterraneo, ha avuto diverse comunicazioni con il JRCC olandese e con la capitaneria di porto di Lampedusa. Il centro di coordinamento marittimo olandese, dopo aver preso atto dell’impossibilità di entrare nel porto di Lampedusa, ha informato la nave che…

LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO IMPONE MISURE PROVVISORIE ALL’ITALIA. I 47 NAUFRAGHI, IN MARE DA 12 GIORNI, HANNO BISOGNO DI UNO SBARCO ORA.

In seguito alla denuncia da parte dei sopravvissuti e di alcuni membri dell’equipaggio della nave di soccorso Sea-Watch 3, la Corte Europea dei diritti dell’Uomo (CEDU) ha riconosciuto una violazione dei diritti e ha imposto misure provvisorie. Al dodicesimo giorno di blocco illegale al largo di Siracusa, Sea-Watch prende atto della decisione ma si trova…