A Palermo, il 25 e 26 giugno, l’incontro di 11 comuni europei, mentre in altre città italiane la società civile si mobilita a sostegno dei diritti umani.
Un segnale dal basso, dai cittadini alle istituzioni, dal mare alla città, per chiedere all’Europa politiche di migrazione che rispettino i diritti umani: undici comuni europei accoglienti si riuniscono il 25 e 26 giugno a Palermo nell’incontro From the Sea to the City, promosso da Sea-Watch allo scopo di creare un rete di istituzioni locali e società civile e sostenere un ruolo attivo delle città nella politica migratoria europea.
All’iniziativa, oltre ai sindaci e ai delegati delle città coinvolte, partecipano anche le organizzazioni impegnate per la creazione di passaggi sicuri e di soluzioni pratiche che mettano i diritti al centro della futura politica migratoria europea.
Nei giorni dell’iniziativa, la società civile si mobilita in diverse città italiane con manifestazioni e sit-in in.
A Palermo, venerdì 25, alle 16:30, la Campagna per le richieste del Manifesto di Palermo sulle migrazioni verrà lanciata a La Cala, a pochi passi dalla nave di ricerca e soccorso Sea-Eye 4, bloccata in porto da un fermo governativo.
Lo stesso giorno alla stessa ora, a 774 km di distanza, Sea-Watch e il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP) hanno appuntamento per un sit-in contro la criminalizzazione della solidarietà di fronte alla Prefettura di Genova.
Le due piazze saranno in collegamento tra loro, con il Forum Lampedusa Solidale e con l’Associazione Linee d’Ombra a Trieste, per condividere testimonianze e rilanciare la mobilitazione congiuntamente.
Collegamento anche con Roma, dove Pensare Migrante manifesta alle 17:00 in Piazza Santi Apostoli per i diritti di movimento e residenza delle persone.