Il primo atto del nuovo direttore dovrebbe essere la cessazione delle operazioni di Frontex nel Mar Mediterraneo Centrale.
Gentile Hans Leijtens,
Da ieri Lei è il nuovo Direttore Esecutivo di Frontex.
L’agenzia da Lei guidata è stata coinvolta in innumerevoli scandali, che hanno portato a successivi tentativi di nascondere il coinvolgimento dell’agenzia nelle innumerevoli violazioni dei diritti umani delle persone in movimento. Questi scandali vanno dal coinvolgimento nei respingimenti nel Mar Egeo (1), allo scambio di messaggi WhatsApp con la cosiddetta Guardia Costiera libica (2), dalla manipolazione dei rapporti interni sulle violazioni dei diritti umani alle almeno 11 volte in cui l’agenzia ha mentito al Parlamento europeo (3).
Il 19 gennaio 2023 Lei ha dichiarato, durante una conferenza stampa, di non essere “il tipo di direttore che costruisce muri intorno a Frontex”, ma di volere piuttosto “aprire le porte“, e che “le ONG sono più che benvenute a fornirci informazioni” (4). Inoltre, ha affermato che “ripristineremo la fiducia essendo molto trasparenti su ciò che facciamo e su come lo facciamo. Svolgeremo il nostro lavoro in conformità con il diritto internazionale e con ciò che gli Stati membri vogliono. Non dovrebbe esserci assolutamente nulla da nascondere” (5).
Noi, organizzazioni civili impegnate nelle attività di ricerca e soccorso (SAR), cogliamo l’occasione per chiederLe di mantenere le Sue promesse. Pertanto, esigiamo chiare e trasparenti risposte alle seguenti domande:
- Dal 2015, la società civile ha cercato di colmare il vuoto lasciato dalle autorità competenti responsabili delle operazioni di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo Centrale. Abbiamo soccorso migliaia di persone mentre tentavano di raggiungere l’Europa su imbarcazioni di fortuna. Le abbiamo aiutate a raggiungere l’Europa così che potessero esercitare il loro diritto di richiedere asilo. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la Sua agenzia si rifiuta di appoggiarsi alle strutture di soccorso messe in campo dalle ONG non informando le imbarcazioni della flotta civile di ricerca e soccorso (SAR) della presenza di imbarcazioni in distress. Invece, la Sua agenzia si coordina e collabora direttamente con la cosiddetta Guardia Costiera libica, persino utilizzando messaggi Whatsapp (6), di fatto facilitando respingimenti illegali pur sapendo perfettamente che la Libia non è un luogo sicuro.
Perché non condivide le informazioni riguardanti casi di distress con tutti gli attori presenti in mare e capaci di effettuare soccorso, così come prescritto dal diritto internazionale? Quali misure specifiche ha previsto di implementare al fine di garantire che gli attori della società civile in mare siano pienamente informati sulle imbarcazioni in distress, così da garantire operazioni di soccorso sicure e rapide in conformità con il diritto marittimo e i diritti umani internazionali?
- Il 30 luglio 2021, la nave di soccorso “Sea-Watch 3” e l’aereo di monitoraggio civile “Seabird” hanno assistito all’intercettazione illegale di persone in distress nella zona SAR maltese ad opera della cosiddetta Guardia Costiera libica. Come accuratamente recostruito da Human Rights Watch e Border Forensics (7), il drone “Heron” dopo aver individuato il caso di distress non ha mai informato alcuna organizzazione civile o privata presente nell’area. L’agenzia ha addirittura rifiutato di condividere i documenti riguardanti quell’incidente con Sea-Watch (8). Inoltre, Human Rights Watch e Border Forensics hanno dimostrato che altre intercettazioni, operate dalla cosiddetta Guardia Costiera libica e avvenute nella zona SAR libica, sono state probabilmente facilitate da Frontex, nonostante le navi delle ONG “Nadir” (gestita da RESQSHIP), “Ocean Viking” (gestita da SOS MEDITERRANEE) e “Sea-Watch 3” (gestita da Sea-Watch) fossero operative quel giorno nell’area.
Può confermare che Frontex ha operato il drone “Heron” e ha individuato i casi di emergenza quel giorno, ma non ha informato alcuna nave ONG nelle vicinanze? Chi ha preso questa decisione in base a quali motivazioni? Ritiene che la vostra operazione quel giorno sia stata condotta in conformità con il diritto internazionale? Perché Frontex ha rifiutato di comunicare in modo trasparente riguardo ai fatti del 30 luglio 2021 e in particolare riguardo alla barca in distress successivamente intercettata dalla cosiddetta Guardia Costiera libica mentre si trovava nella zona SAR maltese? Questo rifiuto di fornire informazioni è in linea con la promessa di trasparenza da Lei pronunciata prima di assumere l’incarico? - Nel dicembre 2022, il Centro europeo per i diritti costituzionali e umani (ECCHR) ha presentato una comunicazione all’Ufficio del Procuratore della Corte penale internazionale, dimostrando che la cooperazione di Frontex con gli attori libici riguardo alle intercettazioni in mare costituisce crimini contro l’umanità (9).Alla luce del continuo e volontario contributo di Frontex alle violazioni dei diritti umani in Libia, quali indagini intenderà avviare per garantire che i funzionari di Frontex non siano più coautori di crimini contro l’umanità?
- È ampiamente documentato che la Libia non è un luogo sicuro per le persone migranti, e che la Libia non può essere considerata un “Paese Sicuro” in base al diritto internazionale (4). Allo stesso modo, esiste un’ampia documentazione del coinvolgimento di Frontex nelle violazioni dei diritti umani (11). Il 19 gennaio 2023, lei ha dichiarato di essere “responsabile del fatto che il mio personale non partecipi a nulla che possa essere chiamato respingimento”.In base a questa dichiarazione e alle sue obbligazioni legali secondo l’Art. 46 del Regolamento 2019/1896, quando prevede di porre fine alle attuali operazioni di Frontex nel Mediterraneo centrale?
Come ONG impegnate nei soccorsi in mare, chiediamo che la sua agenzia rispetti i suoi tre presunti “principi guida”: “responsabilità, rispetto dei diritti fondamentali e trasparenza” (13).
Al fine di rispettare tali auto-proclamati principi, nonché la volontà di conformarsi al quadro giuridico che regola il suo lavoro, il primo atto della sua agenzia dovrebbe essere quello di porre immediatamente fine alle operazioni di Frontex nel Mediterraneo centrale.
Le ONG impegnate a sostegno dei soccorsi in mare nel Mediterraneo centrale:
- Borderline-Europe
- Boza fii (Benn kàddu – Benn yoon)
- Civilfleet-Support
- LeaveNoOneBehind
- Louise Michel
- MARE*GO
- MEDITERRANEA – Saving Humans (Italy)
- MISSION LIFELINE
- Iuventa Crew
- Open Arms
- r42-sailtraining
- ResQ – People Saving People
- RESQSHIP
- Salvamento Marítimo Humanitario
- Sea-Eye
- Sea Punks
- Sea-Watch
- Seebrücke – Schafft sichere Häfen
- United4Rescue
- Watch the Med – Alarm Phone
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1. Natalie Allison, Bashar Deeb, Giorgos Christides, Klaas van Dijken, Katy Fallon, Ana França, Emmanuel Freudenthal, Heiner Hoffmann, Daniel Howden, Steffen Lüdke, Mitra Nasar, Maximilian Popp, Nick Waters, Logan Williams, Phevos Simeonidis, FRONTEX CHAPTER II : COMPLICIT IN PUSHBACKS, Lighthouse Report, 23 October 2022; Giorgos Christides, Steffen Lüdke, Frontex Involved in Illegal Pushbacks of Hundreds of Refugees, Der Spiegel, 28 April 2022.
2. Matthias Monroy, WhatsApp to Libya: How Frontex uses a trick to circumvent international law, digit.36.net, 08 October 2021.
3. Luisa Izuzquiza, Vera Deleja-Hotko, Arne Semsrott, Revealed: the OLAF report on Frontex, FragDenStaat, 13 October 2022.
4. Emma Walls, New Frontex chief promises to ‚restore trust‘, Infomigrants, 20 January 2023.
5. Olivia Bizot, New Frontex chief vows to end illegal pushbacks of migrants at border, Euronews, 19 January 2023.
6. Matthias Monroy, WhatsApp to Libya: How Frontex uses a trick to circumvent international law.
7. Judith Sunderland, Lorenzo Pezzani, Airborne Complicity: Frontex aerial surveillance enables abuses, Human Rights Watch and Border Forensics, 8 December 2022.
8. Sea-Watch, Sea-Watch takes Frontex to court, sea.watch.org, 28 April 2022.
10. See for instance: OHCHR, “Lethal Disre gard” Search and rescue and the protection of migrants in the central Mediterranean Sea, May 2021; The Independent Fact-FInding Mission on Libya stated that there were “reasonable grounds to believe that crimes against humanity are being committed against migrants in Libya”: UN Human Rights Council, Report of the Independent Fact-Finding Mission on Libya (Advanced Unedited Version), A/HRC/50/63, 27 June 2022.
11. Judith Sunderland, Lorenzo Pezzani, Airborne Complicity: Frontex aerial surveillance enables abuses.
12. Olivia Bizot, New Frontex chief vows to end illegal pushbacks of migrants at border.
13. Olivia Bizot, New Frontex chief vows to end illegal pushbacks of migrants at border.