400 persone soccorse nella notte, senza le ONG sarebbe stata un’ecatombe.
1/8/2021 – Stanotte, con l’aiuto di SOS Mediterranee e Resqship, abbiamo soccorso un barcone in legno a più ponti con a bordo oltre 400 persone segnalato da Alarm Phone. La situazione era drammatica, il motore non funzionava, il barcone era alla deriva in zona SAR della Tunisia e imbarcava acqua.
Le autorità interpellate (MRCC Italiano, maltese e tunisino) non si sono mosse nonostante le numerose sollecitazioni e hanno lasciato tutta la responsabilità del soccorso alle navi della società civile. Sea-Watch 3 è arrivata per prima sul posto e ha avviato le operazioni di soccorso. Il soccorso è avvenuto nel pieno della notte e con decine di persone in acqua, impossibile averne precisa contezza.
Abbiamo salvato più persone possibile ma dalle testimonianze raccolte a bordo emerge che potrebbero esserci alcuni dispersi.
I superstiti sono stati portati a bordo di Sea-Watch 3 e Ocean Viking. A bordo di Sea-Watch 3 sono state portate 142 persone.
Oggi pomeriggio, 26 persone sono state soccorse da Sea-Watch 3 nella quarta operazione di soccorso in pochi giorni. Insieme ai sopravvissuti dei due soccorsi degli scorsi giorni a bordo della nostra nave ci sono 250 persone.
Ora serve con urgenza un porto sicuro di sbarco per tutte le persone soccorse. Quanto accaduto la scorsa notte è una gravissima violazione dei diritti delle persone.
Senza le navi di soccorso in mare e senza la loro collaborazione oggi staremmo raccontando l’ennesima ecatombe nel Mediterraneo. Dopo aver abbandonato in alto mare donne, uomini e bambini in concreto pericolo di vita, dopo aver cercato con ogni mezzo di bloccare le navi di soccorso, l’Italia e l’Europa si assumano almeno la responsabilità di dare un porto sicuro a questi naufraghi come impongono la coscienza e il diritto internazionale.